Si è tenuta venerdì 17 marzo alle Piagge la presentazione di “Ombre Digitali sul lavoro sociale” di Renato Curcio, edito da Sensibili alle Foglie. Con l’autore erano presenti per un confronto alcuni operatori e operatrici che hanno partecipato al cantiere socioanalitico alla base della ricerca. Ha introdotto la serata Alessandro Santoro
IL LIBRO
L’utilizzo di piattaforme digitali per la gestione del lavoro in un settore cruciale come quello del sociale ha prodotto e sta producendo cambiamenti significativi sia per chi vi opera sia per chi ne usufruisce. Questo libro, frutto di un cantiere socioanalitico autogestito, mette in evidenza alcuni nodi decisivi per un ripensamento del Terzo settore e per aprire una discussione in merito. Le esperienze raccolte, la documentazione e le riflessioni analitiche qui proposte individuano numerose criticità. La voracità di dati e numeri, propria degli strumenti digitali di cui gli operatori sono ormai obbligati a servirsi, toglie spazio e valore alle relazioni interpersonali, caratteristica costitutiva del settore dei servizi alla persona, modificando perciò la natura stessa di questi ultimi. L’entrata in campo dell’intelligenza artificiale, con la sua arroganza organizzativa, esautora l’intelligenza relazionale e ancor più la sua linfa empatica sia nei processi di organizzazione del lavoro che nelle rendicontazioni dei loro risultati. Il “lavoro sociale a distanza”, ossimoro implementato durante il confinamento da pandemia, ha inoltre comportato per gli utenti e per gli operatori un’invasione dei propri spazi personali, vanificando talvolta l’erogazione stessa dei servizi. La formazione interamente orientata all’uso dei dispositivi tecnologici e la perdita di anonimato per gli utenti di alcuni servizi costituiscono il definitivo superamento del mito della cooperazione sociale.
RENATO CURCIO, su questi temi e nell’ambito del suo lavoro di socioanalista, ha pubblicato in questa collana: La trappola etica, 2006; Respinti sulla strada, 2009; La rivolta del riso, 2014; L’egemonia digitale, 2016.
PAOLO BELLATI, operaio sociale, anima il Folletto 25603, spazio occupato e autogestito ad Abbiategrasso (MI). Tra i fondatori de La Terra Trema. Redattore de L’Almanacco de La Terra Trema. Con Renato Curcio ha partecipato attivamente ai cantieri socioanalitici e pubblicato: Respinti sulla strada (2009), Mal di lavoro (2013), La rivolta del riso (2014) per Sensibili alle foglie.